Sette secoli fa, fra il 1303 e il 1305, Giotto affrescò una piccola chiesa romanico-gotica, intitolata a Santa Maria della Carità, più nota come cappella degli Scrovegni.
Il Vangelo secondo Giotto ne è una fedelissima riproduzione fotografica, in scala 1:4, dopo il restauro del 2002. Essa consente di ammirare questo capolavoro della pittura del Trecento italiano e di conoscere “da vicino” la Divina Commedia di Giotto. Il ciclo pittorico della cappella, infatti, mette a tema il destino dell’uomo attraverso il racconto dei fatti salienti della storia della salvezza, dall’annunciazione a Maria alla morte e risurrezione di Cristo.
Di fronte ad essi la libertà dell’uomo è chiamata a scegliere. La strada della virtù conduce alla gloria del Paradiso, quella dei vizi alla disperazione dell’Inferno, rappresentati nel Giudizio universale dipinto sulla controfacciata.
Oltre 60 allestimenti hanno confermato la validità didattica della mostra e la sua destinazione a un largo pubblico, a partire dai bambini delle scuole materne.
Note tecniche
La mostra, che ricrea l’ambiente della cappella (ad eccezione della volta), è fornita di strutture che reggono i pannelli e non necessita di muri di appoggio o di impalcature esterne.
Essa si compone di due pareti laterali lunghe m. 5,68 e alte m. 2,96; due pareti centrali lunghe m. 1,95 e alte m. 2,96.
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