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La mostra internazionale “Unione Europea, storia di un’amicizia. Adenauer, De Gasperi, Schuman” è un progetto promosso dalla Fondazione De Gasperi, in collaborazione con la Konrad Adenauer Stiftung Italia e la Maison de Robert Schuman presso il Dipartimento della Mosella.

Questa mostra nasce dal desiderio di alcuni giovani studenti universitari di capire come sia stato possibile che – dopo due guerre mondiali che lacerarono il continente europeo – abbia preso piede in tempi alquanto rapidi un’idea così impensabile e improbabile come l’Europa unita. Molte sono le cause di tale processo storico ma certamente, all’origine di tutto ciò che la storia ha registrato, sta quel rapporto di stima e amicizia che si instaurò tra tre persone: Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi, Robert Schuman.

Tre statisti, tre padri della patria, tre servi di Dio, tre uomini le cui storie si sono intrecciate nel sogno di un’Europa unita per la libertà e la pace dei popoli. Tre uomini di frontiera, nati in mezzo a lingue, culture e religioni diverse chiamate a confrontarsi quotidianamente nella convivenza tra differenti etnie. Tre cristiani che hanno vissuto la fede come cuore della propria esistenza e quindi come criterio anche dell’impegno politico. Tre uomini del popolo che hanno attraversato le sofferenze delle proprie comunità e che sono arrivati al vertice delle istituzioni dopo un lungo percorso. Tre visionari che hanno saputo anticipare il futuro convincendo le rispettive nazioni a fare un passo indietro per traguardare il sogno della pace.

Ma cosa è rimasto oggi? Dopo 70 anni di pace e di benessere, l’Europa unita scricchiola e si affacciano i fantasmi di nuove divisioni. Da dove ripartire allora, al di là dei tecnicismi e della retorica? Dal rapporto tra quei tre, che – condotti dagli ideali del popolarismo europeo e iniziando a fidarsi l’un dell’altro – seppero condurre i popoli europei all’unità e alla concordia.